Presentazione

Data

dal 15 Settembre 2019 al 9 Dicembre 2019

Descrizione del progetto

“Conteme na berta”

Progetto interscolastico in occasione della nona edizione del Concorso regionale  “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto”

Gli alunni della classe quinta del liceo artistico ad indirizzo grafico hanno realizzato l’impaginazione di un libro di storie del territorio di Agordo dal titolo “Conteme na berta”. Si tratta di un progetto interscolastico tra il Catullo e la scuola primaria di Agordo “Tito Livio Burattini” che ha realizzato attraverso le piccole mani degli studenti tante immagini ispirate alle diverse storie del territorio allo scopo di valorizzare e promuovere il patrimonio linguistico e culturale del Veneto. Il progetto rientra all’interno della nona edizione del Concorso regionale  “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto”.  Tutti i disegni sono poi stati impaginati insieme alle storie dagli alunni del Catullo guidati dalla prof.ssa Antonella Bellumat e dal prof. Massimo Barberio. Il risultato è un libretto composto di cinquanta pagine che raccoglie leggende e narrazioni antiche del territorio agordino. Per l’impaginazione è stato scelto il lavoro della studentessa Alessia Lovat, maturanda della classe 5 LG. Il libro presentato sarà valutato da una commissione, appositamente costituita. La premiazione dei lavori migliori avverrà mercoledì 25 marzo a Venezia durante una manifestazione che si terrà in occasione delle celebrazioni del 25 marzo, giornata del popolo veneto.

 

Obiettivi
Partecipanti

Istituto Catullo indirizzo artistico-grafico classe quinta, scuola primaria di Agordo “Tito Livio Burattini”

Risultati

Gli alunni  della classe 5LG hanno potuto vedere da vicino quali sono tutte le fasi di progettazione nel campo dell'editoria della carta stampata. Il progetto realizzato è un libro di una cinquantina di pagine totalmente curato nella forma dai ragazzi di quinto anno sotto la guida della prof.ssa Antonella Bellumat e Massimo Barberio